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Regia

Chuat Stéphanie e Reymond Véronique

Titolo

Ancora Donne - Quando l'amore non ha età

Svizzera, 2018, min.81

Ancora Donne - Quando l'amore non ha età

Le nostre recensioni

(di Carlo Piloni)

 

Felicità e sentimento, amore e passioni. E poi paura, incertezza, solitudine. Elementi quotidiani della vita di ciascuno di noi. Ancora Donne parla di questo: di emozioni quotidiane, naturali, che ci accompagnano e talvolta ci guidano nella vita di tutti i giorni. Sembrerebbe poco, ma, a ben vedere, c’è molto di più in questo documentario di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond.

 

Sì perché le protagoniste sono cinque donne over 65, single, divorziate o vedove, con una vita (quasi) intera alle spalle: tutte hanno avuto un lavoro, magari dei figli, una famiglia, tutte hanno vissuto gioie e dolori. Sono donne che vivono un’età che non è mai associata alle emozioni, alle passioni, all’amore. Nella nostra società, semmai, si tende ad associare questo periodo della vita alla tranquillità e alla saggezza, alla quiete e alla vita domestica. Paradossalmente, in una società come la nostra che invecchia sempre di più, esiste uno stigma verso gli anziani, che svalorizza un'età che potrebbe essere invece ancora ricca, piena, appagante.

Le storie di queste cinque vecchie, accompagnate dall’occhio delicato e intelligente di Chuat e Reymond, dimostrano poprio questo: una donna di oltre sessant'anni è, a tutti gli effetti, ancora una donna, con tutte le sfumature e significati che questa parola porta con sè. Ancora donna, tanto quanto lo era a 20 o 40 anni. Durante il documentario vediamo queste cinque donne combattere la loro personale battaglia contro la solitudine e una società che le vuole invisibili; chi alla ricerca di un nuovo amore, chi di nuove esperienze, chi alle prese col tentativo di superare le proprie paure. Tutte alla ricerca di un senso profondo che possa eludere il misero ruolo assegnato loro dalla società. 

 

Quella di Odile, Carmen, Marion, Pierrette e Noëlle è una lotta pacata e ostinata, unica nel suo essere così quotidiana, che dimostra con forza e incredibile semplicità quanto, a 60 anni, si possa “vivere più da vicino e più intensamente la vita”.


(Sintesi redatta da: Carlo Piloni)

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