È un puzzle di cure quello su cui puntano i medici per trovare rimedio alla demenza: la neurostimolazione, i farmaci contro le cause molecolari, la riabilitazione cognitiva. 

Al congresso annuale dell’American Academy of Neurology i dati presentati mostrano che aducanumab riesce non solo a ridurre la quantità di depositi di beta-amiloide nel cervello, ma produce anche a un rallentamento nel degrado delle funzioni cognitive, come se la malattia frenasse.
Aducanumab è un anticorpo monoclonale che bersaglia le placche di beta-amiloide, la proteina che si accumula nel cervello danneggiando i neuroni e che viene associata all’Alzheimer.

Le sperimentazioni oggi in corso per combattere la malattia riguardano campi diversi: quella sintomatica, la neurostimolazione elettrica e magnetica per promuovere la riparazione del cervello, i trattamenti che colpiscono le cause delle malattie, e la riabilitazione cognitiva, perché usare il cervello è la migliore strategia per mantenerlo vivo.