|

|

|

|

|


Autore

Editore
Queriniana Edizioni 2019, pp.216

L’eclissi della morte

«La morte ha una pessima reputazione. Perché mai dovremmo gioire di dover morire, anziché fuggire dai nostri limiti e dalla nostra finitudine?
Propongo qui una risposta umanista a questa domanda. Risvegliando due sentimenti: il senso di angoscia e il senso del tragico. L’erosione di questi due sentimenti segna la disumanizzazione, crea la soglia del post-umano». (Robert Redeker)

Il nostro non è forse il tempo dell’eclissi della morte? Tra sogni d’immortalità, culto della giovinezza e paura del cadavere, la morte non deve più fare parte della vita.  Viene nascosta, snaturata, eclissata. Ed è un’eclissi sia nel linguaggio (dove per esempio “lasciare” ha sostituito “morire”) sia nell’ambito sociale (per cui la morte è stata evacuata dalla città). E il transumanesimo porta oggi a compimento tale eclissi, decretando che la vita è ormai senza morte e la morte senza vita.
È allora questa la difficoltà che viene affrontata da Redeker: quella di una vita che non è più ordinata verso una fine, verso la morte che le conferiva profondità e significato. Analizzando ciò che l’eclissi della morte dice del nostro tempo, il filosofo francese evoca i temi della cremazione, dell’eutanasia, del posto del corpo. E pone questa domanda scandalosa per la società contemporanea: perché mai dovremmo gioire di dover morire?


(Fonte: www.queriniana.it)

Tutto il materiale e le informazioni presenti in questo Sito Web sono protetti dal diritto di copyright, ossia dal diritto di proprietà e tutti i contenuti del sito appartengono esclusivamente a Fondazione Leonardo. Tali contenuti possono includere immagini, fotografie, illustrazioni, testi, inserti video e audio, disegni, logotipi e marchi di fabbrica. Tutti i diritti sono riservati.

Fondamentale il supporto infermieristico nella terapia farmacologica in pazienti anziani

Da una recente revisione che ha analizzato l’efficacia degli interventi unicamente infermieristici, o in collaborazione con altri operatori sanitari, nel migliorare la compliance alla terapia farmacologica in pazienti anziani ricoverati (o recentemente dimessi)si evince che gli interventi unicamente infermieristici e quelli collaborativi hanno migliorato l’aderenza alla terapia nei pazienti anziani..

Mio nonno era un ciliegio

"Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni, due nonni di città e due nonni di campagna".

Ultimi inserimenti in Libro

 

"Io la sognavo una vita così. Una vita in cui poter girare per l'Asia per mesi, per poi svegliarmi una mattina a Bali e decidere su due piedi di voler tornare in Europa. Passare un paio di giorni a Bangkok per mangiare pad thai e salutare l'Oriente. Andare a trovare mia nonna a Torino, poi salire a bordo della mia casa su ruote e ripartire. E alla prima sera on the road, guardando le stelle, discutere con la mia anima gemella della prossima meta. Oppure viaggiare e basta, senza meta, inseguendo solo ed esclusivamente le coordinate della felicità."

 

Gianluca Gotto, Mondadori, 2022

Parola chiave: Viaggio

 

Si può guardare verso il cielo anche se si è inchiodati a terra.

 

Manca Bruno , Tea, 2022

Parola chiave: Malattie cardiovascolari, Viaggio

 

Antropologia della malattia di Alzheimer e liberazione dalla contenzione

 

Roccon Daniele, ED Editrice Dapero, 2020

Parola chiave: Autobiografia, Contenzione, Malattia di Alzheimer

Visualizza altri Libri In archivio sono presenti 1960 Libri

Inviaci le tue notizie

Puoi segnalarci: progetti, convegni, seminari, tutto ciò che può interessare chi si interessa della vita in età anziana.

Iscriviti alla newsletter

Resta sempre aggiornato e ricevi le più importanti notizie della settimana.